30 ore in balia del maltempo
L’esperimento, che si è svolto nelle acque prospicienti Sestri Levante dalle ore 9.00 del 31 ottobre alle ore 15.30 del I novembre, è consistito in un vero e proprio “abbandono nave” da parte di tre naufraghi volontari – due uomini e una donna – che si sono lanciati in una zattera autogonfiabile e, utilizzando esclusivamente le dotazioni di sopravvivenza standard in essa contenute, hanno trascorso più di 30 ore in balia di un moto ondoso che, soprattutto il secondo giorno, ha assunto le dimensioni della burrasca.
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The earliest evidence of the phrase Black Friday applied to the day after Thanksgiving in a shopping context suggests that the term originated in Philadelphia, where it was used to describe the heavy and disruptive pedestrian and vehicle traffic that would occur on the day after Thanksgiving. This usage dates to at least 1961. More than twenty years later, as the phrase became more widespread, a popular explanation became that this day represented the point in the year when retailers begin to turn a profit, thus going from being “in the red” to being “in the black”.
Senza alcun contatto con il mondo esterno
Privi di telefoni cellulari ma provvisti di un radiotelefono Vhf palmare per gli eventuali collegamenti con la Guardia Costiera, che aveva rilasciato i permessi ed era in condizioni di preallarme per la particolare delicatezza del test, i tre hanno quindi vissuto un’avventura estremamente impegnativa, sia sul piano fisico sia sul piano psicologico. Peraltro, a rendere le cose ben più critiche è stato il cedimento di alcune parti della zattera che, sotto la pioggia scrosciante del temporale e per le sollecitazioni del moto ondoso, ha subìto un forte allagamento che ha drasticamente aggravato le già severe condizioni di vita dei naufraghi.
Il contributo di Medical Service Assistance
È proprio per gli aspetti legati alla salute dei naufraghi e ai risvolti scientifici del test che Medical Service Assistance ha svolto un ruolo fondamentale. Presso un centro diagnostico di Chiavari, i tre aspiranti naufraghi erano stati sottoposti preventivamente a una serie di visite mediche e psicologiche, nonché a esami clinici, finalizzati ad accertarne l’idoneità a sopportare gli sforzi della prova. Il tutto è stato quindi ripetuto non appena i tre, dopo oltre 30 ore di permanenza in mare, sono stati prelevati dalla zattera e trasportati presso lo stesso centro diagnostico.
Il resoconto e gli esiti dei test scientifici
Il complesso degli esiti di questo importante test e il racconto dell’avventura verranno pubblicati sul numero di gennaio 2022 dell’importante rivista internazionale e, da parte sua, Medical Service Assistance ne riporterà gli stralci di carattere sanitario su questo stesso sito. Intanto, alla direzione di MSA è giunto il ringraziamento del direttore di “Nautica”, Corradino Corbò, che ha scritto tra l’altro:” Desidero esprimere a Medical Service Assistance tutta la mia stima per la professionalità, la puntualità, la disponibilità, la prontezza e la cortesia dimostrate in questa occasione. Una partnership che spero si ripeterà tutte le volte che la mia rivista tornerà a occuparsi della salute della gente di mare”.